Oligoelementi e Riflessologia del Terreno

Nel Corpo Umano si distinguono 3 tipi di Elementi:

  • Gli elementi chimici PLASTICI detti anche STRUTTURALI o PRIMARI, costituiscono i mattoni dell’organismo e sono CARBONIO-OSSIGENO-AZOTO-IDROGENO sono presenti in quantità notevole e si combinano per dare origine alle macromolecole della vita, cioè alle strutture delle nostre cellule.
  • Gli elementi MAGGIORI (tra cui SODIO, FOSFORO, POTASSIO, CALCIO, MAGNESIO, ZOLFO, SILICIO e FLUORO) che si trovano in forma di ossidi e Sali minerali e anche questi sono piuttosto abbondanti. Da soli questi due gruppi formano il 99% di tutti gli elementi chimici del nostro corpo e sono definiti “macroelementi”.
  • Il restante 1% è composto dagli OLIGOELEMENTI che seppure in quantità esigua sono di fondamentale importanza per il realizzarsi dei fenomeni vitali.

Nell’organismo umano gli oligoelementi sono necessari per il lavoro degli ENZIMI nel METABOLISMO CELLULARE, ovvero in quelle trasformazioni chimiche di energia e materia da cui dipende la vita. Funzionano da ATTIVATORI degli enzimi.

  • Come le vitamine anche gli oligoelementi devono essere introdotti dall’esterno: essendo sostanze minerali l’organismo non è in grado di sintetizzarli da solo. La loro fonte naturale è il cibo. Tuttavia un oligoelemento può diventare INATTIVO anche se presente nell’organismo. Si parla allora di CHELAZIONE, INATTIVAZIONE o SEQUESTRO. La causa della chelazione è da attribuir a MOLECOLE CHELANTI ad esempio additivi alimentari, metaboliti di farmaci, prodotti delle flore batteriche)
  • L’OLIGOTERAPIA CATALITICA o FUNZIONALE per riattivare le vie enzimatiche bloccate utilizza delle dosi minime di oligoelementi ionizzati (pronti per essere assimilati). Tale dose minima ristabilisce la funzionalità degli elementi già presenti, ottimizza l’assimilazione degli elementi assunti con l’alimentazione e migliora il funzionamento cellulare.
  • La loro carenza induce alterazioni fisiologiche e strutturali, pertanto il loro apporto previene o guarisce alcuni squilibri organici derivati dalla loro mancanza.

Il medico francese Jacques Ménétrier è considerato il padre di questa disciplina. Il suo merito è stato anche quello di aver saputo stabilire una corrispondenza fra sintomi e squilibri funzionali e biochimici, e la loro correzione ad opera di oligoelementi specifici. Egli identificò quattro terreni organici associati ad alcuni oligoelementi, che definì diatesi.

Queste diatesi corrispondono a condizioni dell’organismo caratterizzate da componenti fisiche, intellettuali ed emotive specifiche e proprie del soggetto.

Le diatesi sono 4 e sono caratterizzate da un numero e da un aggettivo relativo allo squilibrio metabolico generale e il nome del regolatore catalitico ad essa associato:

1a   IPERSTENICA o ALLERGICA (Mn)

2a   IPOSTENICA (Mn-Cu)

3a   DISTONICA o NEUROARTRITICA (Mn-Co)

4a   ANERGICA (Cu-Au-Ag)

A queste se ne aggiunge una quinta, la DIATESI del DISADATTAMENTO: (Zn-Cu) per asse IPOFISO-GENITALE, (Zn-Ni-Co) per asse IPOFISO-PANCREATICO.

Il Terreno individuale deriva innanzitutto dal codice genetico, esiste quindi una ricettività innata. Su questo terreno genetico agiscono poi i fattori ambientali, le scelte familiari (fattori acquisiti passivamente) a cui si aggiungono ulteriori aspetti , determinati dal soggetto stesso e che riguardano in particolare lo stile di vita adottato. Dalla qualità del terreno individuale dipende la diversa reattività nei confronti di una aggressione esterna o di una perturbazione interna.

Con la riflessologia plantare è possibile individuare il proprio Terreno ed utilizzare anche gli oligoelementi per avere un riequilibrio psico-fisico e prevenire o risolvere squilibri in atto.

 

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