il Fegato

Per i Cinesi questa ghiandola è un GENERALE che predispone piani strategici per la salute complessiva dell’individuo: non solo fisica ma anche psichica e svolge funzioni determinanti per la sopravvivenza.

FEGATO una ghiandola da proteggere: vediamo come.

Il Ruolo essenziale del FEGATO

Il Fegato è la più voluminosa ghiandola del corpo umano e rivela una struttura complessa ma ordinata: oltre centomila lobuli organizzati attorno ai microvasi sanguigni, affiancati da una rete di canalicoli biliari che si riuniscono in dotti di dimensioni sempre maggiori

Ogni giorno nel fegato circolano quasi un litro di bile ed oltre duemila litri di sangue. Una vera e propria  “spugna” intrisa da correnti che la attraversano in entrata e uscita.

Una parte è condotta al fegato dall’arteria epatica, l’altra arriva dall’intestino tramite la vena porta. Il fegato è quindi un punto strategico tra l’apparato digerente a la circolazione: “analizza” le sostanze in arrivo, le trasforma, le abbina a proteine che le conducono  a destinazione, inattiva i prodotti di scarto modificandone la struttura chimica e li elimina tramite l’urina o la bile.

Instancabile ALCHIMISTA

Oltre cinquemila tipi di reazioni biochimiche attraverso le quali le cellule del fegato (epatociti) producono la bile, determinante per la digestione intestinale dei grassi, e regolano il livello della maggior parte delle sostanze presenti nel sangue.

Oltre a sintetizzare il COLESTEROLO, il metabolismo epatico “costruisce” PROTEINE: dall’albumina ai fattori di coagulazione, dalla globina al fattore complemento.

Deposito dell’Organismo

Il fegato svolge un’importante funzione di stoccaggio di ferro e di vitamine (gruppo A e B). Inoltre è un deposito di zuccheri, infatti immagazzina il glucosio in forma di glicogeno, e lo libera in caso di necessità mettendolo in circolo, a sostegno dell’attività cellulare.

A ciò si aggiunge il “controllo” del SANGUE, non solo per l’aspetto qualitativo della sua composizione ma anche per quello quantitativo del volume circolante: lo trattiene durante il riposo e lo rilascia per il lavoro muscolare 

Oligoterapia per il FEGATO

Il Fegato svolge un’infaticabile opera di selezione, trasformazione e coniugazione delle molecole che a lui arrivano attraverso il torrente ematico. Gli OLIGOELEMENTI sono strumenti rilevanti per sostenerlo.

  • Il più indicato è ZOLFO per il trattamento di diverse sintomatologie correlate a disturbi epatobiliari: dalle insufficienze digestive alle intolleranze alimentari, dalle cefalee alle dermatosi e agli eczemi, alle artriti e ai casi in cui è necessaria una profonda depurazione emuntoriale.

Lo Zolfo può essere prescritto anche in associazione ad altri oligoelementi DIATESICI

  • Oligoelemento MANGANESE (Mn) per l’iper-raettività infiammatoria nervosa ed endocrina
  • Oligoelemento MANGANESE-RAME (Mn-Cu) per sollecitare le deboli risposte biologiche
  • Oligoelemento MANGANESE-COBALTO (Mn-Coper snellire la tendenza alle forme di intossicazione cronica
  • Oligoelemento RAME-ORO-ARGENTO (Cu-Au-Agper sostenere l’organismo nelle forme di stanchezza cronica

PIANTE  IN  AIUTO

  • ROSMARINO (MG) Si indirizza a colecisti e vie biliari, è un drenante epato-biliare che regola i livelli di colesterolo, trigliceridi e acidi
  • GINEPRO (MG) Sollecita l’escrezione dei cataboliti correggendo  ipercolesterolemia ed iperuricemia
  • FICO d’INDIA (MG) Drenante ed antinfiammatorio epato-biliare- Previene e tratta alterazioni lipidiche e proteiche, discinesie biliari e colecistiti
  • SEGALE (MG) In situazioni di maggiore compromissione epatica (epatiti, steatosi, cirrosi) protettivo e rigenerante degli epatociti, con progressiva normalizzazione delle transaminasi
  • CAPRIFOGLIO (MG) Indicato per trattare  epatotossicosi, epatiti e sindromi postepatitiche

OLI   ESSENZIALI

Gli Oli Essenziali agiscono sul corpo e sulla mente contemporaneamente, in modo differenziato  in  base  alla  modalità   di somministrazione e     ovviamente  in base  alla loro composizione e impronta olfattiva.
Una miscela di essenze, opportunamente diluita e applicata con un lieve massaggio in zona epatica offre all’organismo una prima sensazione olfattiva: questa giunge ai centri deputati nel cervello, modificando lo stato d’animo e influendo sui sistemi di controllo, fra i quali anche quelli metabolici.

Il massaggio in zona epatica di con un poco di olio vegetale o di oleolito di Elicriso, 4-5 gocce di O.E. di Carota e 1-2 gocce di O.E. di Menta piperita aiuta a rinvigorire le funzioni epatiche rallentate e a stimolare la rigenerazione del parenchima. 

LIMONE Efficace attivatore delle funzioni epatiche soprattutto in presenza di stasi circolatorie concomitanti

NEROLI Quando compaiono stati ansiodepressivi accompagnati da disturbi digestivi e del sonno

 

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